mercoledì 31 dicembre 2008

Matrimonio oggi

Cosa significa oggi, per un uomo e una donna adulti, “stare insieme”?

Mi ha suscitato simpatia il fatto che molte persone mi hanno scritto e-mail private a riguardo del tradimento. E che, neanche mantenendo l’anonimato, hanno voluto raccontare attraverso il blog le loro esperienze. Non è sempre immediata la consapevolezza di se stessi, come uomo o come donna, in relazione ad una persona da amare e con cui costruire qualcosa.

Qual è il motivo per cui stai con il/la tuo/a partner?

Quando pongo questa domanda, raccolgo motivazioni tra le più varie: per amore, per rimedio alla solitudine, per abitudine, per il sesso, per la stima, per la dipendenza economica, per un senso di sicurezza, per apatia, per i figli, perché non c’è altro… Nella vita affettiva, quella vissuta quotidianamente, le domande e i dubbi rimasti in sospeso (su se stessi e sul proprio partner) prima poi si ripropongono… e presentano il conto!

È importante ricordare che, in quanto esseri sociali, rendiamo “sociale” anche il nostro "comportamento affettivo". I nostri stessi sentimenti e il modo in cui ci rapportiamo agli altri sono mediati, sin dalla nascita, dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti. Nella nostra tradizione, il legame tra un uomo e una donna adulti è sempre stato finalizzato all’unione coniugale. E' sotto gli occhi di tutti quella particolare "pressione sociale" relativa al matrimonio!

Il matrimonio è un rapporto morale e giuridico esistente tra un uomo e una donna che si impegnano, davanti ad un pubblico ufficiale o ad un ministro del culto, ad una completa comunanza di vita. Può essere civile e religioso e, in tal senso, presenta diritti e doveri simili, ma anche significati specifici e differenti.

Il matrimonio è un elemento fondamentale della nostra organizzazione sociale e, all’interno della stessa, è precisamente riconosciuto e regolamentato. Si tratta di un costituente sociale che, in modo esplicito ed implicito, è di forte impatto per ogni singolo individuo! Per molte ragazze il proprio abito da sposa può esser stato un sogno ad occhi aperti per lungo tempo. Per molti uomini la scelta della propria compagna di vita è il risultato di una attenta valutazione. Molte altre persone non ci pensano neanche lontanamente a sposarsi e ad assumere un impegno formale di questo tipo! Insomma, il matrimonio rappresenta comunque un passaggio molto significativo del ciclo vita di un individuo, che lo si consideri un ... traguardo da raggiungere o da saltare a piè pari!!!

Non desidero, in questa sede, proporre una riflessione sistematica sulla "psicologia del matrimonio". Ci tengo, però, a sottolineare alcuni aspetti fondamentali di cosa, comunemente, rappresenta la “fede al dito”. Il fatidico “si!” modifica lo status sociale di un uomo o di una donna; ridefinisce i suoi ruoli e le sue funzioni rispetto alle famiglie di provenienza e al proprio contesto sociale; apporta profondi cambiamenti nelle posizioni di vita (nelle responsabilità e nelle aspettative) connesse all’essere un marito o una moglie.

Il matrimonio, quindi, non ha solo una “valenza ordinatrice” del rapporto tra un uomo e una donna ma presenta anche forti implicazioni a livello sociale, legale, culturale e psicologiche! Implicazioni pratiche e concrete, ma anche simboliche ed etiche! Implicazioni che possono essere apprezzate e desiderate o temute e rifiutate. Ma il modo in cui è considerato il matrimonio oggi risponde a specifiche culturali di questi tempi?

Cerchiamo di capire cosa sta succedendo intorno a noi per capire cosa sta succedendo dentro di noi! L’istituzione del matrimonio può essere considerata secondo tre aspetti fondamentali:
· l’atto costitutivo dell’unione coniugale
· l’identità dello sposo e della sposa
· la consuetudine della vita condivisa.
Questi tre cardini, sebbene vincolati ai diritti e ai doveri del matrimonio stesso, stano subendo l’influenza del nostro contesto storico, sociale e culturale. La storia ci insegna che in epoche diverse il matrimonio prevedeva ritualità, diritti, doveri e abitudini sempre differenti. Per la donna, per esempio, nel passato il matrimonio comportava il passaggio dal grado di “figlia di famiglia” a quello di “femmina maritata”, non più sottoposta alla patria potestà e a rischio di rimanere “zitella”!!! Basti solo pensare a come era concepita, fino a qualche decennio fa, l’identità femminile... per essere considerata una "donna per bene" era necessario osservare alcuni valori fondamentali, tra cui la verginità prematrimoniale. L’autorealizzazione come donna era accettata ma intesa come costituzione di una famiglia propria e dedizione al focolare domestico, al coniuge e alla prole.

Si tratta di un esempio assolutamente valido per le generazioni precedenti, decisamente anacronistico per quelle più giovani. Negli ultimi decenni eventi storici di impatto mondiale, progressi scientifici e tecnologici, nuove tendenze politiche ed economiche, hanno avuto massicce ricadute sui sistemi sociali. Dopo la rivoluzione culturale sessantottina e la legge sul divorzio anche in Italia si è innescata una emancipazione di massa dei costumi. Questi mutamenti continuano ad impattare sulle abitudini, sugli stili di vita e sulle modalità relazionali tra uomini e donne (come voi stessi testimoniate in risposta all’articolo sul tradimento!). Le logiche di pensiero e i modelli di condotta più moderni ci aprono scenari e possibilità del tutto nuovi rispetto a modo cui possiamo essere, oggi, "uomini e donne in relazione". Anche “flessibili”, per rispondere all’incertezza delle relazioni affettive contemporanea. Anche “liberi”, per risolvere la fragilità dei contatti intimi contemporanei. Anche “a tempo determinato”, per riparare all’amore che, di questi tempi, “è eterno finché dura”!

Ciò che osservo è che i mutamenti culturali relativi al modo in cui oggi un uomo e una donna possono stare insieme sono sia globali, sia individuali. In tal senso anche il matrimonio, pur rimanendo uguale a se stesso nella sostanza, si è “modificato” nei significati personali, nei modi di sentirsi marito o moglie e di interpretarne lo spirito.

Questo può essere una opportunità per vivere al meglio la propria vita affettiva, sessuale e relazionale … ma anche una sfida del tutto nuova per l’uomo e la donna sentimentalmente legati ad un’altra persona.


Che significato ha per te la scelta e lo stare insieme ad una persona?
Il sentimento d’amore, nella tua esperienza, comporta anche un sentimento di impegno etico e concreto verso il/la proprio/a compagno/a?
Cosa ti aspetti, profondamente, dalla persona che ti ama e ti vuole accanto sé?