domenica 23 ottobre 2011

Amore tra illusione e delusione



Quel che oggi è amore
domani è giustificazione.
Nel teatro mobile delle parti
interpretiamo ruoli
alla bisogna.

Noi, involucri vuoti, dentro.
Maschere senza volto, dietro.
Voci senza eco, dopo.
E poi a turno,
tutti siamo tutti.


Raffaele Bifulco
28/08/2010


Cosa ne è della nostra capacità di "Amare"?

L'esaltazione per un incontro speciale ed una sintonia immediata di pensieri, di modi di fare, di emozioni comuni... è quanto di più eccitante ci possa capitare, e che cerchiamo. Poi l'intesa fisica, erotica, sessuale... e il gioco è fatto: siamo innamorati! Eppure è sempre più diffuso il senso di solitudine, non solo quando finisce un amore ma, sempre più spesso, anche durante un amore. Sempre più diffusa sono le esperienze amare dell'illusione e della delusione.

Per molti la condizione dell'amore coincide con il mito della felicità.

In molti, desiderando l'amore, cerchiamo "la persona speciale" con cui essere felici. E in molti, piuttosto che esser pronti a dare amore, siamo pronti a vivere quella condizione che ci fa sentire speciali, ossia ricevere amore. La migliore delle premesse per convincersi - mostrando il meglio di noi stessi - che questa volta non sarà come le altre. Il migliore dei modi per guardarsi senza vedersi, per sentirsi senza ascoltarsi, per parlare senza raccontarsi, per condividere tempo senza conoscersi, per stare l'uno affianco all'altro ma non insieme. L'intimità è ben lontana!

Se "amare" non è diluire nell'altro la propria solitudine e se non è delegare all'altro il soddisfacimento dei propri bisogni personali... allora cos'è l'Amore?