lunedì 30 aprile 2012

Poesia


Ogni vita merita un romanzo (Erving Polster, 1988) … esattamente come in ogni esperienza umana c’è dentro una poesia.

Ne faccio esperienza ogni volta che ascolto una persona raccontare se stessa. C’è poesia dentro le percezioni e gli incontri, nelle intuizioni e nell’immaginazione… dentro le pieghe di tutto ciò che viene declinato con le coniugazioni suggestive del proprio sentire, del proprio significare.

Indipendentemente dalle categorie di bello e di brutto, di piacevole e di doloroso, poesia è un modo particolare di guardare, di posare lo sguardo sulle cose, sulle persone, sugli accadimenti. Poesia è un modo particolare di esserci, nel mondo, con se stessi. Un modo particolare di sopravvivere ad una vita che sanguina di sofferenza o che brilla di fiducia… di ripensare al proprio percorso, di riscrivere l’esistenza stessa…


Poesia è un modo particolare di accorgersi di altre esistenze, di altri percorsi… di superare ferite e continuare a crescere, riscoprire la gioia ed innamorarsi ancora... Indipendentemente dai “chi” e dai “cosa”… anche prendendosi qualche licenza (poetica!) dai perché e dalle direzioni…

Una delle persona a me più care in questi giorni mi sta svelando un sacco di cose…sta male, gioisce, muore, rinasce, indugia, rivive il passato e si guarda allo specchio… e intanto cresce, scoprendo altri modi di innamorarsi…  di sé, della vita, degli altri…  quanta bellezza c’è in tutto questo, quanta poesia!


“La poesia non è fuori, è dentro! Cos’è la poesia? Non chiedermelo più, guardati allo specchio, la poesia sei tu! ... E scegliete, ‘che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere…Innamoratevi! Se non vi innamorate è tutto morto, morto tutto! Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto. Dilapidate la gioia, sperperate l’allegria, siate tristi e taciturni con l’esuberanza, fate soffiare in faccia alla gente la felicità! Questo è quello che dovete fare: per trasmettere la felicità bisogna essere felici… e per trasmettere il dolore bisogna essere felici… Siate felici! Dovete patire, stare male, soffrire… non abbiate paura di soffrire, tutto il mondo soffre…e se non vi riesce se non avete i mezzi, non vi preoccupate perché tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto! E non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia che ci sia… buttatevi in terra, mettetevi così, eccolo qua, oooh! È da distesi che si vede il cielo, guarda che bellezza… perché non mi ci sono messo prima!? Avete capito, la poesia non è fuori, è dentro! Innamoratevi …questa è la bellezza!”

da "La tigre e la neve" 
di Roberto Benigni, 2005

E tu, dove scopri poesia nella tua vita?