martedì 11 agosto 2009

Calo del desiderio


È estate e fa caldo … e, per chi non ne fosse pienamente consapevole, siamo continuamente “raggiunti” da stimoli implicitamente erotici o francamente sessuali!

Ma quale effetto credi abbia su di te il “bombardamento sessuale” in cui siamo immersi?

E, in particolare, come “reagisce” sul tuo desiderio sessuale?


Come spesso accade, molte questioni e domande mi vengono poste tramite mail private piuttosto che pubblicate sul blog. Visti gli ultimi trend desidero dare qualche input sul “calo del desiderio”, tema che interessa per la maggioranza le donne, ma anche molti uomini.

Il desiderio sessuale è collegato sia a fattori ambientali, sia a variabili interne alla persona. Se dovesse capitare un periodo di “calo” è importante capire se il fenomeno è rilevante e ricorrente e, in tal caso, quali sono le possibile cause.

Nelle prime battute è importante capire se ci si sente iperstimolati o ipostimolati. Di conseguenza riflettere sulle stimolazioni che si ricevono dall’esterno, ossia se sono soggettivamente adeguate, intense e significative.

Chi si interroga su questo argomento deve sapere che quando il desiderio sessuale è percepito chiaramente e vissuto positivamente sostiene in modo efficace la propria capacità di risposta sessuale.

In generale un “buon desiderio sessuale” è direttamente correlato a condizioni psicologiche, relazionali e socioculturali favorevoli, che risultano ben integrate nell’identità sessuale dell’uomo e della donna che ne gode dei vantaggi e dei benefici!.

Per contro, come sessuologo e psicoterapeuta, mi aspetto che qualsiasi evento di vita, in grado di perturbare in modo significativo il suo stato fisico o psicologico di una persona, possa alterare la fisiologia “normale” del desiderio sessuale. Ciò può accadere anche a causa di eventi che riguardano la vita affettiva e i rapporti interpersonali.

Traduciamo queste affermazioni in esempi concreti: patologie fisiche importanti, stati di stress prolungati, abitudini di vita nocive, esperienze traumatiche passate o attuali, assenza fisica o emotiva del partner, conflitti irrisolti nella coppia, educazione rigida, limitata conoscenza del proprio funzionamento sessuale, inserimento in un ambiente condizionante dal punto di vista di modelli familiari, tabù sociali, restrizioni culturali, valori religiosi ecc…

…tutti questi fattori possono comportare un “calo del desiderio”!

Il desiderio sessuale, dunque, è correlato, più o meno direttamente all’andamento della vita di una persona, mostrandosi meno presente ed intenso in rapporto all’incidenza negativa di variabili bio-psico-sociali.

Quando questo accade, le reazioni individuali possono essere le più disparate, dalla placida indifferenza (appunto!) ad un angoscioso senso di minaccia alla propria potenza sessuale.

Sia che si tenda a “fare i vaghi” oppure a “catastrofizzare” la situazione, è fondamentale conoscere la dinamica del desiderio sessuale e conoscere se stessi rispetto a questo argomento.


È imprescindibile comunque distinguere un calo del desiderio “normale” e “fisiologico”, (proprio o del partner), da una condizione sessuale patologica. Per i più precisi e per coloro che dovessero essere interessati, si determina un disturbo clinicamente significativo qualora insorga una riduzione importante o una assenza di desiderio, di fantasie e di pensieri sessuali in associazione alla perdita di risposta a vari stimoli erotici e alla diminuzione della motivazione sessuale, in grado di provocare disagio personale ed interpersonale. In questo caso sarebbero giustificati i criteri per una diagnosi di Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo.



Hai mai vissuto periodi in cui il tuo desiderio sessuale è meno intenso?

Come reagisci al calo del desiderio del/la tuo/a partner?

E cosa fai per stimolare il tuo e l’altrui desiderio?