giovedì 31 maggio 2012

Senso

Ma dove sei stato finora?
Avremmo fregato la corsa del tempo meschino,
che non ha mai risposto alle domande più coraggiose,
non ha mai lenito
le piaghe più dolorose.

Ora sei qui
e io non so più dove siamo
noi
che insieme siamo tutto
e diversi da tutto,
che insieme sappiamo essere lenti
e restare fermi,
anche più dello stesso tempo.

Raffaele Bifulco
20/03/2012



Mi dici che nulla ha un senso, per te. E che mentre cerchi il senso di quello che ti accade, non sai se devi scoprirlo o, invece, interpretarlo.

Dove risiede il senso di un’esperienza?

Mi chiedi che senso ha la tua vita. Ti chiedi perché sei come sei … e cerchi aiuto per capire il senso del tuo essere.

Che differenza c’è tra l’esistenza e l’essenza?

L’incontro delle persone, la conoscenza delle loro storie, la condivisione delle esperienze vissute significa, per me, entrare in contatto con le infinite forme della vita umana. E la vita umana non mi sembra prescindere mai dalle condizioni biologiche, ambientali e psichiche. Anzi, è in esse che si realizza. Mi sembra che il senso non può non essere che concreto. Riguarda l’unicità della persona, la singolarità del suo percorso, la specificità della situazione presente… e l’esclusività del potenziale che ogni individuo conserva in se stesso.

Il senso va scoperto, interpretato … o dato?

Dove sei stato finora, senso?
Mi servivi, quante cose avremmo fatto insieme! Senza di te sono stato inquieto, vagabondo, irrisolto.
Ma ora ci sei e con te ogni cosa è differente e coerente. Il mio passato trova una collocazione e il mio futuro è possibile.
La mia storia, come le storie dentro la mia storia, va oltre lo stesso tempo.

Non è il tempo di per sé a "guarire le ferite" o "dare le risposte". E' come il tempo viene utilizzato dalla persona! E capisco che le cose non sono quelle che sono ma quelle che diventano. E che io sono ciò che divento.