mercoledì 31 ottobre 2012
mercoledì 26 settembre 2012
Essenza (2)
venerdì 31 agosto 2012
Essenza (1)
Non tutto
lunedì 30 luglio 2012
Il senso del sesso ( 2 )

Come tutte le esperienze, anche il sesso, può essere un rivelatore di significati. Questo, però, dipende dalle persone!
In questo "senso" il sesso è incontro, scambio, complicità, arricchimento ... in ogni sua forma.
venerdì 15 giugno 2012
Il senso del sesso ( 1 )
Mi attengo strettamente alle informazioni che si acquisiscono da dizionario ...
Senso [sèn-so] s.m.
Sesso [sès-so] s.m.
giovedì 31 maggio 2012
Senso
lunedì 30 aprile 2012
Poesia
giovedì 29 marzo 2012
Gioia

quanti inviti respinti,
quante parole non dette,
quanti sguardi non ricambianti!
Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno …”
da “Le fate ignoranti”
di Ferzan Özpetek, 2001
La voce di Michele mi raggiunge spesso in questi giorni, mentre mi muovo dentro gli accordi che la accompagnano.
E rispondo: << Che abili che siamo a vivere il “nostro” dolore, da soli. Anche quando il dolore è finito, quando le condizioni che lo producevano sono finite. Che abili che siamo a proseguire monologhi che non si coagulano mai, a potare avanti un teatro la cui regia di luci e atmosfere, attori e ripetizione compulsiva dell’epilogo non è che nostra >>.
La voce di Michele mi raggiunge mentre l’aria cambia e le giornate diventano tiepide, più luminose… in quei pochissimi giorni in cui i mandorli sono diversi da tutti gli altri alberi. Per così pochi giorni! Che stupidi che siamo… per quante parole taciute, agli altri, a noi stessi. Che stupidi che siamo tutte le volte che vediamo solo noi stessi, ripiegati su noi stessi, mentre la vita ci sta guardando, ci sta invitando, ci sta passando accanto. E noi non ce ne accorgiamo nemmeno.
Oggi non voglio né dare, né cercare risposte, ma lasciarmi raggiungere.
“Un progetto che sopprima almeno un dolore inutile e ridondante […] La gioia non è assenza del dolore […]non è nemmeno clamore. È sentire che esiste un proprio senso nel mondo e che senso si lega anche alla sofferenza propria e degli altri. Un modo di sentire le vita che è pur sempre vita […] La gioia è fatta di piccole cose, di sensazioni personali che si legano anche al passato, alla propria storia […] La gioia è una costruzione che si compie momento per momento nel coraggio della coerenza […] Quando vedo un bambino piangere e so che potrebbe ridere oppure guardare il mondo con meno paura, penso alla grandezza dei gesti minimi. Basterebbe considerarli attraverso la sensibilità di chi li riceve e non di chi li compie, insomma immaginarsi sempre in una relazione, in un dialogo […] La gioia di poter dare ciò che si è, e non ciò che si ha […] parte della nostra nudità”
da “Capire il dolore. Perché la sofferenza lasci spazio alla gioia”
di Vittorino Andreoli
mercoledì 29 febbraio 2012
Crescere
Dopo giri immensi e tutto questo tempo,
Per ritrovarci qui.
Devo stringere gli occhi
Ma ti vedo,
Sei sempre tu.
Dentro quei gesti densi
E quelle parole zitte
Che ti raccontano più di quelle che ancora scegli
Come dote per l’unione.
Quante passioni si vivono in una vita intera?
Una soltanto, dici.
E l’abbiamo vissuta
Con tutto il male e con tutto il bene
Che ci ha fatto
Dentro.
E così siamo sempre gli stessi
E non più gli stessi,
Miracolosamente grandi.
E miracolosamente piccoli
Per ogni notte come questa,
Ogni lacrima che torna.
Raffaele Bifulco
28/02/2012
Conoscere se stessi è un’attività con un valore intrinseco: crescere. Conoscersi non è rappresentato da un modo passivo di guardare se stessi rispetto al mondo e nemmeno un modo obbediente per risultare più efficaci nello stare al mondo. Cedo sempre di più al pensiero che si tratti di una premura, quasi artistica, nel cesellare una relazione con se stessi che sa di trasparenza e, nel contempo, di resistenza.
E perché, poi?
La vita di relazione, con il mondo interiore ed esterno, spesso è … strana! Si muove in modo tutto suo. Che giri lunghi che fa e quanto tempo ci mette! E’ sorprendente! Come un padre che è lui a cercare te o come l’amore, che è sempre lui a trovare te. Come un’immagine riflessa di sé che, una sera, ti ricorda com’eri prima e ti racconta come sei ora. Come un miracolo in cui avverti che, fino in fondo, non ci credi … eppure non puoi fare a meno di sperarci… e pregarci.
Allora è inutile conoscersi, tanto la vita di relazione, con gli altri, con se stessi, va dove vuole lei!
E invece no, è fondamentale conoscersi, proprio per impedire a se stessi di controllare tutto o di manipolare, di trattenersi e di irrigidirsi, di sostare nel terrore o di scattare per impulso. È così importante riconoscersi per non svalutare la più piccola cosa che di importante c’è.
Ecco il senso: conoscersi per crescere. Per incontrare se stessi, diventare se stessi. Per incontrare la vita, in modo da viversi e viverla... diventare la vita.
... ... ...
Incredibile… si è cresciuti, diventati grandi, quando si può piangere, come quando eravamo piccoli.
martedì 31 gennaio 2012
Radici
loro s'affondavano
e con l'afa che m'asfissiava
quelle s'estendevano.
Perchè servono a tutti, e a me di più,
radici così.
Radici ritrovate,
per stare in piedi
e danzare nel vento contrario,
radici impastate di terra,
per fiorire o solo reggere il peso
di chi s'appoggia, di me.
Raffaele Bifulco
03/02/2008

Non è un fatto comune conoscere se stessi. Può intimorire, sembrare complicato. Le resistenze maggiori sono sotterranee e riguardano la propria storia. Deludente, fatta di deprivazioni, meno fortunata di quella degli altri. Violenta, angosciante, più ingiusta di ogni ammissibile verità.
Il passato buio è ricordato come la più nera delle notti.
E poi archiviato, insabbiato, negato, come il più indicibile dei segreti. Sopravvissuti alla propria storia, si vive strenuamente il presente. Il futuro è il riscatto.
Una volta ho conosciuto una persona. Ogni volta che l'incontravo "era tutta lì". Piena, dedita, presente. Solo presente. Non si portava dietro nulla, non veniva da nessuna parte. Tracce vaghe, ricordi neutri, legami profondi negati. Tutto sembrava iniziare in quel momento, partire solo da quel luogo. Verso dove?
Non c'è un senso se non c'è una storia.
Radici come provenienza. Radici come appartenenza. Radici come solidità. Radici come identità. Radici come estensione di sè.
Dove sono le tue radici?